Arrivano ancora forti indicazioni di debolezza dall’economia Italia. A documentare lo stato di crisi, è stato il dato sui prezzi al consumo che ha attestato la condizione di deflazione che si verifica per la prima volta da oltre 50 anni. In agosto l’indice dei prezzi al consumo rilevato dall’Istat nelle prime stime ha evidenziato una discesa dello 0,1% in confronto ad agosto dello scorso anno (era +0,1% a luglio). L’ultimo avvenimento  di deflazione risale al settembre del 1959, quando tuttavia l’economia era in grande crescita. Lo precisa l’Istat, rammentando che in quel momento la variazione dei prezzi fu negativa dell’1,1%, in una fase di 7 mesi di tassi negativi.
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Segnali allarmanti sono giunti anche dal mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione, a luglio, e’ aumentato al 12,6% in crescita di 0,3 punti percentuali riguardo a giugno (era al 12,3%) e di 0,5 punti su base annua. Lo ha annunciato l’Istat chiarendo che si tratta di dati provvisori. Si torna in questo modo, dopo il calo di giugno, ai livelli di maggio (12,6), vicini al massimo storico raggiunto a novembre 2013 (12,7%).
A luglio si è registrata una forte discesa degli occupati. In confronto a giugno diminuiscono di 35mila unita’ (-0,2%), mentre riguardo a luglio del 2013 scendono di 71mila unita’ (-0,3%). Gli occupati, stando alle stime provvisorie dell’Istat, calano a luglio a quota 22 milioni 360mila. Il tasso di occupazione, pari al 55,6%, scende di 0,1 punti percentuali sia su base mensile che su base annua. Nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione e’ aumentato al 12,3% in crescita di 0,2 punti percentuali su base annua con forti differenze territoriali: al Sud la disoccupazione e’ al 20,3% (+0,5 punti).