Approvati dal consiglio di amministrazione di Banca Carige i risultati al 31 marzo 2014. Si registra una tenuta della raccolta complessiva (AFI) (+0,9% trimestrale; -4,7% annuo), grazie soprattutto alla buona performance del risparmio gestito (rispettivamente +2,7% e +5,3%).
Nonostante il contesto macroeconomico ancora negativo abbia comportato una debolezza sul fronte degli impieghi lordi (-1,4% trimestrale e -10,7% annuo), prosegue l’azione di sostegno alle famiglie, con oltre 4.300 nuovi finanziamenti erogati nel primo trimestre, di cui circa 700 mutui residenziali (543 nel primo trimestre 2013, +30% circa). Il risultato netto di pertinenza della Capogruppo risulta positivo per 17,0 milioni (48,9 milioni un anno fa, – 65,2%).
>Â Banca Carige buyback al 28 dicembre del 2012
CET1 Ratio phased-in pro-forma al 9,5% , inclusi gli effetti dell’aumento di capitale. Carige segnala il rimborso anticipato del 30% del prestito LTRO (2 miliardi) e conferma dell’80% del rimborso entro fine anno spiega Fta On line. Quanto al Credito deteriorato: coverage ratio superiori alla media dei peer “regionali1 “: 37,4% sul totale deteriorato (34,7% peer group), 56,6% sulle sofferenze (52,4% peer group) e 20,0% sugli incagli (17,2% peer group); coverage ratio sulle sofferenze comprensivo dei write off sali to al 60%. Il Costo del credito annualizzato 110 bps (rispetto a 417 bps del 2013).
>Â Profitti Banca Carige crescono nel primo semestre 2012
In merito al piano industriale è stato anche deciso di diminuire l’organico con 600 prepensionamenti incentivati da realizzare entro il 2018. Ci sarà anche la chiusura di un centinaio di filiali. Alla fine del piano, che riprova l’intenzione di cedere le assicurazioni e gli asset non core, il gruppo mira a un rote (ritorno sul capitale tangibile) del 9%, a diminuire il cost-income (rapporto tra costi e ricavi) al 51,4% e a raggiungere un livello di Cet1, principale indicatore di solidità patrimoniale sotto Basilea III, dell’11,5%. Per l’aumento di capitale il cda, come deciso con la Fondazione Carige, procederà a giugno, con l’avvio della negoziazione dei diritti di opzione in borsa.