l Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2014. I ricavi si sono attestati a 5.188 milioni di euro (-6,2% rispetto al primo trimestre 2013 in termini organici) e l’ebitda è stato pari a 2.200 milioni di euro, -5,7% rispetto al primo trimestre 2013 in termini organici.
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L’ebit d el gruppo è ha toccato quota 1.167 milioni di euro, +2,7% rispetto al primo trimestre 2013 in termini organici. Il trimestre si chiude con un utile netto di 222 milioni di euro, rispetto a 364 milioni di euro del primo trimestre 2013. L’indebitamento finanziario netto rettificato è pari a 27,529 miliardi di euro, in calo di oltre 1,2 miliardi di euro rispetto al 31 marzo 2013, spiega FtaOn line. Il dato risulta in aumento di 722 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013 (26.807 milioni di euro) e il margine di liquidità al 31 marzo 2014 è pari a 11,7 miliardi di euro e permette una copertura delle scadenze oltre i prossimi 24 mesi evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2014.
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Il mercato delle telecomunicazioni continua ad essere caratterizzato da una flessione dei servizi tradizionali (accesso e voce) a fronte di un incremento dei servizi innovativi (broadband e servizi broadband enabled); si prevede che l’effetto combinato di questi fenomeni determin i una ulteriore flessione complessiva del mercato domestico, comunque più contenuta rispetto a quella osservata nel 2013, ed una crescita del mercato Brasile.  Con la nuova alleanza, dal 2015 ci sarà la possibilità di vedere i programmi delle reti Sky senza bisogno di parabola, via internet, attraverso le reti ultraveloci, sia in fibra che Adsl, con un decoder My Sky HD dedicato. La mira di Telecom è di far esplodere la fibra ottica mentre per Sky ci sarà la possibilità di aprirsi a una fetta di mercato nuova.