Sono previsti nuovi tagli al personale in quanto c’è la necessità di ridurre i costi. Anche se per pagare i vertici, incredibilmente le risorse ci sono. E di questo non fa eccezione nemmeno la maggior banca europea per giro d’affari, la tedesca Deutsche Bank.
Come ha riportato l’agenzia Usa Bloomberg, infatti, la prima banca tedesca starebbe valutando di tagliare più posti di lavoro nella sua divisione di investment banking “per abbassare i costi dal momento che gli affari sono stagnanti”. Sarebbe una stretta aggiuntiva rispetto al ridimensionamento di 2mila persone già annunciato nel 2012; i nuovi interventi – da determinare nei prossimi mesi – dovrebbero interessare le divisioni di corporate finance, capital markets e trading, hanno detto fonti che hanno chiesto l’anonimato. Stando a queste fonti, anche le posizioni manageriali sarebbero incluse in questi tagli.
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Questi tagli al personale sono scaturiti, per stessa ammissione delle fonti, dalla scelta di accrescere la paga base alle figure “senior” della banca, aumentando però la base di costi fissi.
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Secondo altri, anche se non è ancora stato stabilito nessun numero esatto, i nuovi licenziamenti potrebbero interessare 500 persone. Che con estrema certezza andranno via con l’amaro in bocca sapendo che i due ceo dell’istituto, Anshu Jain e Juergen Fitschen, hanno visto aumentare il loro assegno del 53% nel primo anno intero in sella a Deutsche Bank. La retribuzione totale dei sette consiglieri di amministrazione, per il 2013, è cresciuta del 46% a 38,5 milioni rispetto al 2012, quando al board si sedevano dieci manager.