Anche se si intravede qualche segnale positivo per il titolo Saipem, il trend di medio periodo della società controllata da Eni rimane negativo. Dai massimi visti in area 40 euro, un forte movimento ribassista ha spinto i corsi a toccare il livello dei 12 euro per azione, con un crollo di valore di circa il 70 %. Negli ultimi mesi del 2013 il titolo ha registrato un debole trend positivo con le quotazioni che, testando ripetutamente il supporto dinamico valido da giugno, sono tornate in area 19 euro, riportano gli analisti Rbs bank. L’impostazione negativa del titolo muterebbe solo con una decisa violazione della resistenza dinamica originata dai massimi storici e transitante ora in area 17 euro e con il successivo recupero del livello di 20 euro che consentirebbe la chiusura dell’ampio gap down di giugno.
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Invece il trend di breve appare neutrale. Il trend di breve periodo appare invece neutrale. A partire dai minimi di periodo in area 12,80 i corsi sono ripartiti con un movimento ascendente che li ha riportati in area 18,90 euro; il raggiungimento di tale livello, tuttavia, ha dato origine ad un movimento laterale dei prezzi con oscillazioni comprese tra il livello dei 14,80 euro e i 18.
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Nelle ultime sedute il titolo, caratterizzato da una volatilità decrescente, si è portato in prossimità della citata trendline di lungo periodo, la cui violazione sarebbe interpretabile come un tentativo di allungo dei prezzi verso la resistenza posizionata a 20 euro; ipotesi rialzista che potrebbe anche essere supportata dalle notizie positive relative all’aggiudicazione di due nuove commesse in Indonesia e in Congo. Lo scenario alternativo si realizzerebbe con la rottura del supporto passante per i 14,80 euro che suggerirebbe un primo target a quota 14 euro.