Volatilità in forte salita  a seguito degli scossoni che hanno piegato molte valute dei Paesi emergenti.
Il VIX index stà cercando di oltrepassare  i 19 punti dopo un andamento pressoché lineare sui 14 punti degli ultimi tre mesi, spiega Primo Piano, settimanale di asset allocation a cura di Corrado Caironi, Investment strategist di R&CA Ricercaefinanza.it, primo social network italiano riservato ai professionisti del risparmio gestito. Mentre gli Strategist di portafoglio rimangono convinti che nulla di particolare stia succedendo rispetto alle previsioni di medio termine, confermando la loro scarsa simpatia verso i mercati emergenti, i più ‘nervosi’ in questo contesto di mercato sono i Fund Manager che vedono in questo aumento di volatilità il rischio di flussi in uscita dai risky asset a favore di investimenti rifugio, al fine di capitalizzare le ottime performance degli ultimi mesi.
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Nella realtà dei fatti, gli analisti hanno messo sotto la lente molti mercati emergenti alla ricerca di un ‘entry point’ dopo che Europa e Giappone si saranno riallineati alle valutazioni statunitensi. Sebbene dal 2011 gli indici EM abbiano sottoperformato le borse sviluppate di oltre il 40% le valutazioni non sono poi così a buon mercato.
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Riguardo al PIL 2014, il delta di crescita economica atteso sullo scorso anno per gli EM è del 0,1%, mentre per i DM risulterebbe dell’1%; inoltre la selezione all’interno della lunga lista di emergenti sarà molto importante e passerà soprattutto attraverso una analisi dettagliata dei Current Account Deficit, dell’indebitamento del paese e della capacità di rifinanziamento, visto il potenziale ‘Tapering’ della FED. Insomma non mancheranno gli spazi per nuove opportunità , ma senza fretta e con molta attenzione.