Dopo che gli investitori hanno digerito i dati della scorsa settimana provenienti dagli Stati Uniti, il tbond ha reagito invece in modo inaspettato.
Infatti il maggiore impatto è stato registrato sui treasury bonds, dove attese di un report forte avevano prodotto un posizionamento alquanto difensivo. Marginale l’impatto sul cambio mentre Wall Street ha chiuso sui livelli pre-dato. Il maltempo, che ha palesemente distorto il dato, renderà inaffidabile anche il prossimo report. Molti analisti si attendono un recupero dei posti persi a Dicembre. Peraltro anche nella prima metà di gennaio il tempo è stato inclemente, per cui l’outcome sarà assai incerto.
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Ne consegue che l’unica indicazione di un certo valore offerta report è che, nel breve, un accelerazione del tapering è esclusa. Ciò fa piacere, oltre che a tresuries, agli emerging, come si nota dal buon sentiment osservato stamattina durante la seduta asiatica, orfana di Tokyo per festività come riferisce il commento giornaliero ai mercati finanziari di Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr. Tra i principali indici solo Shanghai ha segnato il passo, nonostante le autorità abbiano annunciato una sospensione di 2 mesi delle approvazioni di richieste di quotazione. Qualcuno ha puntato il dito sui tassi monetari, col mese tornato sopra il 6%. A giorni dovrebbero pubblicare gli aggregati monetari e i nuovi prestito erogati a dicembre, e la picture sulle condizioni finanziarie nell’area sarà più chiara.
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In risposta a pressanti richieste, nel week end i banking regulators globali hanno deciso di ammorbidire le norme che regoleranno il leverage bancario. Le modifiche riguardano principalmente il peso da attibuire ad alcune poste fuori bilancio, la possibilità di nettare i pronti contro termine e di compensare le transazioni effettuate tramite clearing house.  L’idea è che limiti troppo stringenti avrebbero finito con disincentivare l’erogazione del credito (in particolare di quello a basso rischio), peggiorando le condizioni finanziarie globali.