Enel comincia il 2014 con una nuova emissione di un bond ibrido. La società il cui capo è Fulvio Conti sta valutando l’emissione e ha predisposto in data odierna una conference call con gli investitori istituzionali per verificare l’interesse e decidere la tempistica.
I gruppi bancari che accompagneranno le operazioni come joint book runner sono Banca Imi, Bbva, Bnp Paribas (B&D),Credit Agricole, Db, Ing, Jp Morgan, Mediobanca, Natixis, SocGen e UniCredit.
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Secondo le voci ben informate ogni giorno è buono per questo nuovo collocamento, che si accoda quelli in euro-sterline e in dollari, a scadenza 60 anni, piazzati a settembre scorso per un totale di circa 2,7 miliardi di euro. Per concludere il programma di obbligazioni ibride accordato dal cda Enel nel maggio scorso fino a cinque miliardi di euro, la società potrà emettere ulteriori strumenti finanziari per altri 2,3 miliardi di euro circa. In base ai documenti consultati da milanofinanza.it, anche questa nuova emissione di inizio anno sarà multi-valuta. Una prima tranche in euro potrebbe ammontare fino a 1,5 miliardi, mentre la seconda, in sterline, fino a 600 milioni.
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Per la tranche in euro è presunto un tasso fisso fino al 6,5% fino alla prima data di possibile rimborso anticipato, nel 2020, e in seguito un tasso swap euro cinque anni aumentato del 5% per anno fino al 2025, del 5,25% per anno fino al 2040, e del 6% fino alla data di scadenza (2075). In merito alla tranche in sterline, scadenza 2076, il saggio degli interessi è fisso fino all’8% alla prima data di possibile rimborso anticipata nel 2012, e successivamente al tasso swap Gbp cinque anni incrementato fino al 6% per anno fino al 2026, al 6,25% fino al 2041 e infine al 7% fino alla scadenza vera e propria.