Gli operatori sono piuttosto demotivati nell’acquisto di strumenti finanziari, in un momento critico in cui si attendono le decisioni della Fedreal Reserve, la banca centrale americana, in materia di politica monetaria.
Secondo il commento giornaliero ai mercati finanziari di Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr lo storno “ di ieri a Wall Street (S&P -1.13%) abbia costituito la seduta peggiore da oltre un mese, la dice lunga sui livelli raggiunti dalla volatilità realizzata sull’azionario americano negli ultimi tempi”.
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“Principale catalyst della negatività , secondo l’opinione generale, l’accordo al Congresso sul budget, con le eventuali ricadute sul timing della rimozione dello stimolo. In altre parole, la pace a Capitol Hill sarebbe riuscita dove i buoni dati macro avevano fallito, ovvero a fare entrare sul radar degli investitori la possibilità di un tapering tra una settimana, al FOMC di dicembre”.
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“Notevole, se cosi fosse, il sangue freddo degli operatori in cambi, visto che l’€/$ resta testardamente sui massimi dell’anno, rifiutandosi di prezzare una modifica della stance FED a breve. Ma la divisa unica recentemente sembra più influenzata dall’inattività dell’ECB che dalla possibile azione FED. La debolezza di Wall Street non è passata inosservata in Asia, che ha prodotto un’altra seduta debole, a parte Shanghai che aveva già pagato dazio ieri”.
“All’apertura europea, un sentiment già precario è stato ulteriormente depresso da un’intervista a Praet comparsa sul FT, in cui il membro ECB ha dichiarato che la Banca Centrale potrebbe imporre agli istituti di credito di detenere capitale a fronte delle posizioni in titoli governativi, allo scopo di favorire l’esercizio del credito e disincentivare il carry trade”.