Arrivano i primi dati concreti sulla tanto discussa Tobin Tax. I numeri che si evincono dai primi 10 mesi del 2013 non soddisfano le aspettative che il precedente governo italiano aveva avuto su questa imposta di natura finanziaria. Le polemiche sul tributo del Governo Monti erano state molte, si era parlato degli effetti su azioni e derivati e dei pareri negativi secondo la Federconsumatori.Â
A mettere tutto nero su bianco è il Bollettino delle entrate tributarie del Tesoro. Le informazioni divulgate, per quanto il lasso di tempo che va da gennaio ad ottobre 2013, parlano di 1/5 degli introiti aspettati. Il primo versamento era previsto lo scorso 16 ottobre e da questo si è evidenziato che l’incasso si aggira sui 159 milioni di euro. Quest’ultima somma marca che mancherebbero ben 841 milioni di euro per il raggiungimento dell’obiettivo del precedente governo, una metà ormai impossibile da ottenere visto un’incasso di decisamente esoso per gli ultimi due mesi dell’anno corrente.
L’imposta sulle transazioni finanziarie era stata emanata per far fronte alle difficoltà delle casse dello Stato. Ma oltre al mancato raggiungimento delle aspettative si sottolinea un altro fattore negativo. Il campo d’azione della Tobin Tax riguardava i trasferimenti di proprietà di azioni e degli strumenti finanzieri partecipativi alle operazioni degli strumenti finanziari derivati dalla Legge di Stabilità 2013. Proprio la medesima contribuzione ha evidenziato una perdita del 7% del numero delle transazioni giornaliere sulle azioni scambiate all’interno di Piazza Affari.
I dati registrati dall’erario e dal mercato azionario italiano evidenziano di come l’attuale esecutivo dovrà fare i conti con il fallimento, almeno per questi primi dieci mesi del 2013, di questo canone finanziario.
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