Asati, l'associazione che raccoglie circa 2.300 piccoli azionisti di Telecom, in una nota indirizzata ai vertici dell'azienda ha affermato..
Questo, secondo Asati, è indispensabile per evitare che tra qualche anno Telefonica faccia parte del gruppo dei big europei e Telecom Italia, invece, faccia parte del gruppo di aziende da ridimensionare a livello domestico.
Per Asati, quindi, Telefonica rappresenta il principale ostocolo alla crescita di Telecom Italia e per questo è stato esplicitamente detto che all’aumento di capitale prospettato non deve aderire Telefonica, che uscirebbe da Telco. Secondo gli azionisti, infatti, sono visibili a tutti i vantaggi che Telefonica ha avuto dopo essere entrata in Telco-Telecom, così come pure sono evidenti gli svantaggi subiti da Telecom Italia.
Secondo Asati il piano di cessioni non è in grado di far uscire la società da una situazione di stagnazione, l’unica alternativa è dunque quella di procedere ad un aumento di capitale non inferiore ai 10 miliardi di euro, da destinare alla parziale riduzione del debito e ad una possibile espansione all’estero per cercare di far ripartire l’azienda.
Una parte dell’aumento di capitale, inoltre, potrebbe anche essere destinato a fondi nazionali per entrare in una nuova società in sostituzione di Telefonica, un’altra parte potrebbe essere destinata a trasformare obbligazioni onerose di lunga scadenza in azioni, mentre un’ultima parte riguarderebbe gli attuali azionisti.
Questa strategia, per Asati, avrebbe indubbiamente delle conseguenze positive tra cui il rilancio sui mercati internazionali, l’allontanamento di un’opa ostile e una risalita del titolo.
Comments (1)