Gli Stati Uniti d’America continuano ad influenzare i mercati nazionali ed internazionali. Una settimana che ha visto nuovamente gli USA protagonisti in quelli che sono i mercati nazionali, nonché tutti i mercati del Vecchio Continente, mercati che hanno risentito dell’influenza del dollaro e delle difficili vicende che hanno creato tensioni tra l’America e l’Europa.
Del resto, durante le scorse settimana, c’era stata la forte influenza da parte degli Stati Uniti d’America per quanto riguarda lo shutdown. Influenza che aveva creato non pochi problemi ai diversi mercati, da Piazza Affari parte bene dando fiducia agli USA e Piazza Affari in rialzo nonostante lo shutdown.
Questa volta, invece, è il Datagate a pesare sui mercati del nazionali. L’influenza degli Stati Uniti d’America ha portato Piazza Affari a chiudere la settimana corrente con un calo non indifferente, un calo che registra un -1,45%. Risultato che non ci si aspettava in previsione di quella che è stata la ripresa, seppur minima e timida, delle vendite al dettaglio dal mese di agosto ad oggi.
Lo spread è aumentato. La differenza tra i Btp e BUnd tedeschi a 10 anni segna 245 punti con i titoli di Stato al 4,2% di rendimento.
I singoli titoli hanno visto Telecom Italia essere sospesa per eccesso di ribasso, una sospensione che ci è accentuata. Una sospensione che è chiaramente arrivata a fronte del possibile aumento di capitale per la compagnia telefonica di Telecom Italia. Anche Autogrill risulta affannato e pesante. Infatti Autogrill si è ritrovato a pesare per via di Benetton, Benetton che ha collocato l 9% della società a 6,5 euro per quella che è ogni singola azione.
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