Credit Suisse mantiene una view positiva sul settore bancario europeo, ricordando che nei prossimi mesi si assisterà a un sensibile miglioramento della generazione di cassa e della situazione patrimoniale di numerosi istituti di credito del Vecchio Continente
Credit Suisse mantiene una view positiva sul settore bancario europeo, ricordando che nei prossimi mesi si assisterà a un sensibile miglioramento della generazione di cassa e della situazione patrimoniale di numerosi istituti di credito del Vecchio Continente. La banca d’affari svizzera ha quindi mantenuto invariato il giudizio “overweight†(sovrappesare in portafoglio) sull’intero settore. Tra le top pick bancarie figura anche l’italiana Intesa SanPaolo, che viene aggiunta alla lista dei preferiti con una raccomandazione a “outperform†(farà meglio del mercato) e un target price a 1,8 euro.
Ieri a Piazza Affari il titolo Intesa SanPaolo ha chiuso la seduta di borsa con un deciso rialzo del 3,43% a 1,536 euro, beneficiando del calo dello spread Btp-Bund e dell’ottimo andamento di tutte le borse europee. Credit Suisse fa notare che il gruppo bancario torinese presenta maggiori livelli di redditività : 10% per il 2015 rispetto al 5-7% dei competitor italiani. Quest’anno l’utile netto dovrebbe crescere a 1,4 miliardi di euro dagli 1,25 miliardi dello scorso anno.
Nel 2015, invece, i profitti dovrebbero superare 3,8 miliardi di euro. Secondo gli esperti dell’istituto di credito svizzero, la banca italiana ha una più forte solvibilità con un common equity Basilea 3 all’11% nel primo semestre dell’anno, in miglioramento dal 10,6% di fine 2012. Il Core Tier 1 ratio è cresciuto all’11,7% dall’11,2% rilevato alla fine dello scorso anno.
Intesa SanPaolo è stata inserita tra le top pick bancarie in Europa grazie anche ai suoi maggiori rendimenti potenziali del capitale e per la sua robusta posizione di finanziamento (leggi anche Ubs scommette su Intesa SanPaolo). Nella lista dei preferiti di Credit Suisse figurano anche la britannica Hsbc, la svizzera Julius Baer, la francese Société Générale e la tedesca Deutsche Bank. Tra i titoli che piacciono meno troviamo anche l’italiana Banca Mps, oltre alle britanniche Standard Chartered e Royal Bank of Scotland.