Il consiglio di amministrazione della Angelo Moratti Sapa, la società in accomandita per azioni che controlla la società petrolifera Saras, ha approvato il progetto di scissione totale non proporzionale a favore di due società di nuova costituzione che saranno interamente possedute da Gian Marco e Massimo e dai propri figli, attualmente soci della holding di casa Moratti.
Secondo quanto emerge a mezzo stampa, la scissione avrà efficacia con decorrenza dal prossimo 1 ottobre 2013. Sempre le fonti diffuse in mattinata precisano come la transazione non avrà alcuna conseguenza sul controllo della società : al fine di poter garantire l’assoluta continuità del controllo – precisava il quotidiano Milano Finanza nella sua edizione online – le due società beneficiarie sottoscriveranno un patto parasociale che prevede l’esercizio congiunto dei diritti di voto relativi alle azioni Saras. Inoltre, ciascuna delle due società beneficiarie non potrà cedere a terzi (anche solo in parte) le azioni senza il consenso dell’altra società beneficiaria (vedi anche il nostro recente approfondimento sul taglio del rating di Saras).
Oltre a quanto sopra, gli azionisti delle due società beneficiarie sottoscriveranno un altro patto parasociale che ha per oggetto le partecipazioni detenute nelle società stesse, in grado di prevederne l’intrasferibilità a terzi (anche solo in parte).
Infine, il quotidiano MF ricorda come alla data del progetto di scissione il patrimonio della Angelo Moratti Sapa è rappresentato da 475.709.117 azioni ordinarie di Saras, pari al 50,02 per cento del capitale sociale. Successivamente alla scissione, l’intero patrimonio della società in accomandita per azioni, incluse le partecipazioni nella società petrolifera, verrà assegnato alle società beneficiarie in misura paritetica, con contestuale scioglimento della Angelo Moratti Sapa).
Al momento in cui scriviamo, i titoli di Saras sono in rialzo di 0,27 punti percentuali a 0,919 euro. Complessivamente il titolo appare essere poco movimentato, con una forbice di prezzo giornaliera particolarmente ristretta, e con un prezzo di apertura pari a 0,9165 euro.