Pesante discesa per Piazza Affari, che anche ieri ha chiuso la seduta di borsa in ribasso. A pesare sull’indice azionario milanese FTSE MIB è il clima di incertezza legato alla legittimità dello scudo anti-spread della Bce
Pesante discesa per Piazza Affari, che anche ieri ha chiuso la seduta di borsa in ribasso. A pesare sull’indice azionario milanese FTSE MIB, che ha registrato un calo dell’1,61% a 16.024 punti, è il clima di incertezza legato alla legittimità dello scudo anti-spread della Bce, che finora è stato la vera ancora di salvataggio per i paesi europei più deboli come l’Italia per restare al riparo dagli assalti della speculazione internazionale. I continui attacchi della Bundesbank e l’attesa per il giudizio della Corte di Karlsrue hanno generato forti vendite.
L’indice di borsa italiano è sceso anche sotto 16mila punti, toccando il livello più basso delle ultime 7 settimane. Da inizio mese l’indice FTSE MIB perde il 7,2%, trascinato al ribasso soprattutto dalle deludenti performance dei titoli bancari che risentono anche dell’aumento dello spread Btp-Bund (intorno a 280 punti) e della risalita dei tassi sul mercato primario (ieri i tassi annuali dei Bot hanno sfiorato l’1%).
â–º RISULTATI ASTA BOT ANNUALI 12 GIUGNO 2013
In attesa della comunicazione dei risultati dell’asta odierna dei Btp (a 3 e 15 anni) e dei CCTeu, la tensione sul sistema-Italia appare già piuttosto evidente. Tra i titoli peggiori ci sono i bancari: Banca Popolare di Milano ha perso il 4,74%, Banca Mps il 4,62%, Ubi Banca il 4,08%, Banco Popolare il 3,81%, Bca Popolare Emilia Romagna il 3,74%, Mediobanca il 2,74%, Unicredit il 2,54%, Intesa Sanpaolo il 2,34%.
Non solo bancari protagonisti in negativo a Piazza Affari. Male anche energetici e altri titoli industriali. Spicca il calo del 3,71% di Fiat, che chiude la seduta di borsa a 5,575 euro sui minimi delle ultime tre settimane. Dopo il rally del mese di maggio è iniziata una brusca correzione. Dai top di periodo di 6,475 euro, il titolo Fiat ha perso più del 16% in sette sessioni di borsa. Ieri ha pesato anche il downgrade di Ubs, che ha portato il giudizio sul titolo del Lingotto a “neutral†da “buyâ€.