Chiusura in profondo rosso per le azioni Prysmian, che pagano caro l’andamento poco brillante dei conti del primo trimestre dell’anno. A Piazza Affari il titolo ha perso il 4,92%
Chiusura in profondo rosso per le azioni Prysmian, che pagano caro l’andamento poco brillante dei conti del primo trimestre dell’anno. A Piazza Affari il titolo ha perso il 4,92% a 14,87 euro, scendendo sui minimi delle ultime due settimane. L’utile netto rettificato è diminuito del 13% a 39 milioni di euro rispetto ai 45 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Sono scesi anche i ricavi, passati a 1,711 miliardi di euro da 1,874 miliardi. In calo anche l’ebitda dell’11,6% a 115 milioni di euro.
Nello stesso trimestre dello scorso anno il margine operativo lordo del gruppo si era attestato a 130 milioni. Il risultato operativo rettificato è diminuito del 15,8% a 77 milioni di euro, mentre dodici mesi fa era stato pari a 91 milioni di euro. Al 31 marzo 2013 la posizione finanziaria netta è salita a 1,213 miliardi di euro da 918 milioni di euro di fine 2012.
PRYSMIAN: TARGET PRICE ALZATO A 24€ DA GOLDMAN SACHS
Rispetto a dodici mesi prima la situazione è migliorata, visto che a fine marzo 2012 la posizione finanziaria netta era di 1,273 miliardi di euro. La scoietà si aspetta un miglioramento dal fronte della redditività a partire dal secondo trimestre dell’anno in corso. Per l’intero esercizio 2013 la stima sull’ebitda è compresa nel range tra 600 e 650 milioni di euro. Nel 2012 l’ebitda è stato di 647 milioni.
â–º PRYSMIAN TORNA IN UTILE NEL 2012
Prysmian ha poi alzato il target delle sinergie derivanti dall’integrazione con Draka a 175 milioni di euro da 150 milioni da qui al 2015. Per l’intero anno sono stati stimati costi extra per 250 milioni di euro. In borsa il titolo sembra essere molto in difficoltà e diretto nuovamente verso quota 14 euro. Da inizio anno la performance del titolo in borsa è di appena il 2%, ma nei prossimi giorni c’è il concreto rischio che si possa passare in territorio negativo.