Nell'ultimo periodo chi aveva scelto per il mutuo ipotecario il tasso variabile, durante la crisi finanziaria, si è visto lievitare le proprie rate..
Nell’ultimo periodo chi aveva scelto per il mutuo ipotecario il tasso variabile, durante la crisi finanziaria, si è visto lievitare le proprie rate di rientro mentre chi in passato aveva scelto il tasso fisso ha potuto dormire sonni tranquilli.
E’ chiaro che per chi ha voglia di sicurezza il tasso fisso regala questo tipo di sensazione, ma c’è da dire che, attraverso lo studio dei dati statistici sul medio-lungo periodo, il tasso variabile è senza dubbio il più conveniente. Il costo del denaro è quasi nullo e la BCE ha portato, come sappiamo il tasso all’1%, tasso che secondo le stime dovrebbe rimanere inalterato fino alla fine dell’anno 2009.
I possessori di un mutuo a tasso fisso sanno che durante i vari periodi dell’anno ci possono essere delle fluttuazioni altalenanti con oscillazioni di rata verso l’alto e verso il basso, il consigio che possiamo dare a queste persone è quello di depositare su un eventuale conto deposito la differenza tra l’oscillazione massima e quella minima in modo da poterla utilizzare durante il periodo in cui la rata è alta.
Questo metodo aiuta il possessore del mutuo a rientrare con la rata senza troppe scosse beneficiando del minore costo del tasso variabile. La differenza tra il tasso variabile e quello fisso in genere è di 2 o 3 punti percentuali. C’è da dire che il tasso Euribor è molto altalenante ed è molto influenzato dall’andamento della situazione finanziara e dal tasso BCE sia verso l’alto che verso il basso.