Autogrill possibile preda nel Travel&DutyFree

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Il colosso francese Lagardere è uscito dal business della difesa, dopo la vendita della partecipazione in Eads, e ora è pronto a mettere in campo capitali freschi per procedere con nuove aggregazioni

Il colosso francese Lagardere è uscito dal business della difesa, dopo la vendita della partecipazione in Eads, e ora è pronto a mettere in campo capitali freschi per procedere con nuove aggregazioni. Il settore che interessa al conglomerato transalpino è il Travel&DutyFree, business in cui Autogrill ricopre un ruolo di leader a livello internazionale. A Piazza Affari il titolo Autogrill guadagna l’1,46% a 9,355 euro. I prezzi quotano al momento appena sotto il top intraday di 9,36 euro.

Lagardere, conglomerato specializzato nel settore dei media e della comunicazione, ha abbandonato il settore della difesa vendendo l’intera quota del 7,4% detenuta in Eads attraverso un private placement di 61 milioni di azioni. Lagardere ha incassato circa 2,28 miliardi di euro dall’operazione. Una parte di questo denaro sarà distribuita agli azionisti, la restante parte servirà ad ampliare la presenza nel business del Travel&DutyFree sia per linee interne che per linee esterne.

â–º BILANCIO AUTOGRILL GENNAIO DICEMBRE 2012

Secondo gli analisti finanziari di Intermonte, “dopo la dismissione della quota in Eads, la società francese si presenta sul mercato con ampie risorse ed è pronta a giocare un ruolo di rilievo come aggregatore”. Il broker milanese ha ribadito la sua raccomandazione a outperform” su Autogrill, aspettandosi una partecipazione attiva al processo di consolidamento del settore.

â–º AUTOGRILL: TITOLO BOCCIATO DA KEPLER

Autogrill dovrebbe effettuare uno spin-off per dare vita a due società distinte: una sarà attiva nel settore della ristorazione, l’altra nei duty free aeroportuali. La scissione potrebbe concretizzarsi entro l’autunno, quindi anche prima della guidance iniziale del management di Autogrll (fine 2013). La società dei duty free potrebbe essere quotata a Londra, quella della ristorazione resterebbe in Italia.

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