L’Ebitda passa da 31,6 milioni di euro a 19,4 milioni di euro mentre il risultato netto alla data del 31 dicembre del 2012 si attesta negativo per 10,7 milioni di euro rispetto ai +1,5 milioni di euro al 31 dicembre del 2011.
Migliorare i margini operativi a fronte di un fatturato stabile e, a partire dall’esercizio in corso, ottenere un riequilibrio a livello economico e finanziario attraverso la rimodulazione del debito e lo sblocco dei crediti verso la PA nell’ambito di un’operazione di sistema con gli istituti di credito. Sono queste, in estrema sintesi, le linee guida del Piano Industriale 2013-2016 della società quotata in Borsa a Piazza Affari Biancamano S.p.A..
► PIANO INDUSTRIALE BIANCAMANO 2010-2012
Questo dopo che il Consiglio di Amministrazione di Biancamano, azienda specializzata nel settore del waste management, ha esaminato ed approvato i dati al 31 dicembre del 2012 caratterizzati da un fatturato che, a 248,1 milioni di euro, ha fatto registrare un calo anno su anno del 4,2%. La società con un comunicato ufficiale ha spiegato la contrazione dei ricavi con una maggiore selettività adottata nella scelta degli appalti e nella selezione delle gare.
► COPERTURA BIANCAMANO AVVIATA DA MEDIOBANCA
L’Ebitda passa da 31,6 milioni di euro a 19,4 milioni di euro mentre il risultato netto alla data del 31 dicembre del 2012 si attesta negativo per 10,7 milioni di euro rispetto ai +1,5 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2011. Per quel che riguarda l’operazione di sistema da realizzarsi con il ceto bancario, tenendo conto anche e soprattutto dei ritardi nei pagamenti da parte della PA, Biancamano con il supporto del proprio Advisor chiederà il riscadenziamento delle linee a medio lungo termine, dei canoni di leasing, una rimodulazione delle linee chirografarie a breve termine e del factoring, e la cessione pro-solvendo dei crediti certificati/riconosciuti.
► PIANO INDUSTRIALE BIANCAMANO 2010-2012
Questo dopo che il Consiglio di Amministrazione di Biancamano, azienda specializzata nel settore del waste management, ha esaminato ed approvato i dati al 31 dicembre del 2012 caratterizzati da un fatturato che, a 248,1 milioni di euro, ha fatto registrare un calo anno su anno del 4,2%. La società con un comunicato ufficiale ha spiegato la contrazione dei ricavi con una maggiore selettività adottata nella scelta degli appalti e nella selezione delle gare.
► COPERTURA BIANCAMANO AVVIATA DA MEDIOBANCA
L’Ebitda passa da 31,6 milioni di euro a 19,4 milioni di euro mentre il risultato netto alla data del 31 dicembre del 2012 si attesta negativo per 10,7 milioni di euro rispetto ai +1,5 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2011. Per quel che riguarda l’operazione di sistema da realizzarsi con il ceto bancario, tenendo conto anche e soprattutto dei ritardi nei pagamenti da parte della PA, Biancamano con il supporto del proprio Advisor chiederà il riscadenziamento delle linee a medio lungo termine, dei canoni di leasing, una rimodulazione delle linee chirografarie a breve termine e del factoring, e la cessione pro-solvendo dei crediti certificati/riconosciuti.