Produzione industriale +1% a luglio

L’avvio della ripresa economica è confermato dai dati Istat sulla produzione industriale che nel mese di luglio è tornata a crescere segnando un aumento dell’1% rispetto a giugno. Un dato questo considerato piuttosto significativo soprattutto in considerazione del fatto che si tratta del primo arresto della caduta produttiva che si è registrato dopo ben 11 mesi consecutivi di calo dell’indice produttivo.

Dai dati diffusi dall’Istat, in particolare, emerge che la variazione congiunturale della media degli ultimi tre mesi è calata dello 0,8% rispetto a quella dei tre mesi precedenti. L’indice grezzo risulta in calo del 17,5% rispetto a luglio 2008, se corretto per gli effetti di calendario il calo è del 18,2%.

Nel confronto tendenziale, invece, l’indice grezzo relativo al periodo gennaio-luglio 2009 è in diminuzione del 21,5% e del 21% al netto degli effetti di calendario.

Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie registrano variazioni congiunturali positive, +3,6% per l’energia, +1,1% i beni intermedi e +0,9% per i beni di consumo. L’unica variazione negativa è stata registrata per i beni strumentali (-0,9%).

L’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, rispetto a luglio 2008, un calo in tutti i principali raggruppamenti di industrie. In particolare è stato registrato un -25,3% per i beni intermedi, -24,1% per i beni strumentali, -06,2% per l’energia e -5,3% per i beni di consumo.

Anche confrontando i primi sette mesi del 2009 con i primi sette mesi del 2009 le variazioni sono risultate tutte negative, ossia -29,1% per i beni intermedi, -24,3% per i beni strumentali, -10,9% per l’energia e -9,1% per i beni di consumo.

Rispetto allo stesso mese del 2008 a luglio sono state registrate variazioni positive nel settore dei prodotti farmaceutici (+13,1%) e nel settore degli alimentari, bevande e tabacchi (+0,1%). Le diminuzioni maggiori si registrano per i macchinari e attrezzature (-34,1), per le apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (-32,1%), per la metallurgia e prodotti in metallo (-29,8%) e per i mezzi di trasporto (-26,8%).