Da un'indagine effettuata da Markit è emerso che nel mese di agosto l'indice delle piccole e medie imprese della zona euro..
L’indagine, quindi, ha evidenziato una crescita a 54,4, un risultato superiore rispetto alla stima flash che prevedeva invece una crescita pari a 50.
Per quando riguarda l’indice Pmi composito, invece, esso è stato rivisto a 50,4 dai 50 punti del preliminare, in crescita dai 47 di luglio, mentre il sottoindice dei servizi sulle nuove attività durante il mese di agosto è salito a 48,6, in crescita rispetto alla stima flash di 48,2 e rispetto al 44,2 di luglio.
Per quanto riguarda l’Italia, in particolare, l’indice è salito a 46,4 punti dai 44,5 di luglio, il livello più elevato registrato nell’ultimo anno. E’ riuscito a superare la soglia dei 50 invece l’indice tedesco che è salito a 53,8 punti dai 48,1 punti, mettendo così a segno il maggior rialzo mensile da quando si è iniziato a calcolare l’indice Pmi, ossia dal 1997. Anche per la Francia c’è stata una crescita dell’indice Pmi che in questo caso è salito a 45,5 punti dai 49,3 punti di luglio.
I dati che emergono dall’indagine, quindi, mostrano che il deterioramento dell’economia sta prograssivamente rallentando e che la ripresa economica è in atto.
Tuttavia, come hanno commentato alcuni economisti, non si può ancora affermare che le economie dei paesi della zona euro siano definitivamente uscite dalla crisi perchè la situazione relativa ai prossimi mesi dipende in larga parte dagli stimoli della politica fiscale e monetaria.
La diffusione dei dati relativi all’indagine ha avuto conseguenze positive in borsa. A Parigi il Cac è salito dello 0,23%, il Dax di Francoforte ha registrato un +0,11 mentre a Piazza Affari il Ftse Mib e salito dello 0,07%. Bene anche Londra (+0,15%) e Madrid (+0,52%).