A farlo presente è stata la Federconsumatori nel precisare come, in base ai propri calcoli, sul prezzo al litro della benzina alla pompa ci siano ancora ben 12 centesimi di euro di troppo.
La benzina al litro, oramai da parecchi giorni, è scesa ampiamente sotto la soglia dei 2 euro al litro, prezzo mostruoso e spesso insostenibile per tanti automobilisti. Ma nonostante tutto gli attuali prezzi della benzina alla pompa sono elevati se si considerano le quotazioni del greggio ed il cambio euro/dollaro.
A farlo presente è stata la Federconsumatori nel precisare come, in base ai propri calcoli, sul prezzo al litro della benzina alla pompa ci siano ancora ben 12 centesimi di euro di troppo. Questa sorta di sovrapprezzo pesa come un macigno sulle tasche delle famiglie visto che, ha altresì ricordato l’Associazione dei Consumatori con un comunicato ufficiale, dal 2008 ad oggi le famiglie italiane hanno perso mediamente il 13,2% del loro potere d’acquisto.
► BENZINA, PREZZO E LEGAME COL PETROLIO
Per abbattere questa dozzina di centesimi di euro al litro sulla benzina sarebbe necessario un alleggerimento della tassazione sui carburanti. Questo perché proprio negli anni più duri per le famiglie, quelli della crisi, il Governo attuale e quello precedente hanno aumentato l’Iva e le accise.
► PREVISIONI PREZZO PETROLIO 2012 TAGLIATE DA JP MORGAN
L’aumento dei prezzi dei carburanti genera tra l’altro non solo effetti diretti e negativi sulle tasche degli automobilisti, ma anche indiretti e nefasti sul ciclo economico ed in particolare sull’andamento dei consumi delle famiglie. Questo perché i maggiori costi di trasporto si trasferiscono sui prezzi al dettaglio. E se si considera che in Italia la maggioranza delle merci trasportate viaggia su gomma, non è difficile fare due più due.
A farlo presente è stata la Federconsumatori nel precisare come, in base ai propri calcoli, sul prezzo al litro della benzina alla pompa ci siano ancora ben 12 centesimi di euro di troppo. Questa sorta di sovrapprezzo pesa come un macigno sulle tasche delle famiglie visto che, ha altresì ricordato l’Associazione dei Consumatori con un comunicato ufficiale, dal 2008 ad oggi le famiglie italiane hanno perso mediamente il 13,2% del loro potere d’acquisto.
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Per abbattere questa dozzina di centesimi di euro al litro sulla benzina sarebbe necessario un alleggerimento della tassazione sui carburanti. Questo perché proprio negli anni più duri per le famiglie, quelli della crisi, il Governo attuale e quello precedente hanno aumentato l’Iva e le accise.
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L’aumento dei prezzi dei carburanti genera tra l’altro non solo effetti diretti e negativi sulle tasche degli automobilisti, ma anche indiretti e nefasti sul ciclo economico ed in particolare sull’andamento dei consumi delle famiglie. Questo perché i maggiori costi di trasporto si trasferiscono sui prezzi al dettaglio. E se si considera che in Italia la maggioranza delle merci trasportate viaggia su gomma, non è difficile fare due più due.