Per quel che riguarda l’inflazione già acquisita nel 2012, l’Istat ha confermato inoltre il fatto che questa, a fronte di due rilevazioni mensili rimanenti per il corrente anno, rimane ancorata al 3%.
Nello scorso mese di ottobre del 2012 in Italia l’inflazione è scesa ben al di sotto della soglia del 3% attestandosi al 2,6%. A comunicarlo è stato l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel confermare la lettura provvisoria annua relativa alla rilevazione dell’indice dei prezzi al consumo.
Il mese scorso l’inflazione è quindi fortemente diminuita rispetto al mese di settembre del 2012 quando il carovita viaggiava al 3,2%. L’Istat ha comunque precisato come una quota parte del calo dell’indice sia frutto del confronto favorevole rispetto al mese di ottobre del 2011 quando si sentirono eccome sui prezzi gli effetti legati all’aumento dell’aliquota Iva dal 20% al 21%.
► NUOVI RIALZI PREZZO CARBURANTI
Per quel che riguarda l’inflazione già acquisita nel 2012, l’Istat ha confermato inoltre il fatto che questa, a fronte di due rilevazioni mensili rimanenti per il corrente anno, rimane ancorata al 3%. Buono anche il dato relativo ai prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili, gli alimentari e l’energia, la cosiddetta inflazione di fondo che il mese scorso si è attestata all’1,5% annuo rispetto al +1,9% rilevato nel mese di settembre del 2012.
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Appresi i dati Istat definitivi sull’inflazione nel mese di ottobre del 2012, la Federconsumatori è tornata a ribadire come tra le famiglie la situazione sia ben altra. Secondo l’Associazione, infatti, le famiglie devono continuare a far fronte a prezzi troppo alti per i beni e dei servizi, ragion per cui occorre che il Governo prenda la sana decisione di bloccare l’aumento dell’Iva programmato per il prossimo anno, e di rilanciare finalmente in maniera incisiva la domanda di mercato.
Il mese scorso l’inflazione è quindi fortemente diminuita rispetto al mese di settembre del 2012 quando il carovita viaggiava al 3,2%. L’Istat ha comunque precisato come una quota parte del calo dell’indice sia frutto del confronto favorevole rispetto al mese di ottobre del 2011 quando si sentirono eccome sui prezzi gli effetti legati all’aumento dell’aliquota Iva dal 20% al 21%.
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Per quel che riguarda l’inflazione già acquisita nel 2012, l’Istat ha confermato inoltre il fatto che questa, a fronte di due rilevazioni mensili rimanenti per il corrente anno, rimane ancorata al 3%. Buono anche il dato relativo ai prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili, gli alimentari e l’energia, la cosiddetta inflazione di fondo che il mese scorso si è attestata all’1,5% annuo rispetto al +1,9% rilevato nel mese di settembre del 2012.
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Appresi i dati Istat definitivi sull’inflazione nel mese di ottobre del 2012, la Federconsumatori è tornata a ribadire come tra le famiglie la situazione sia ben altra. Secondo l’Associazione, infatti, le famiglie devono continuare a far fronte a prezzi troppo alti per i beni e dei servizi, ragion per cui occorre che il Governo prenda la sana decisione di bloccare l’aumento dell’Iva programmato per il prossimo anno, e di rilanciare finalmente in maniera incisiva la domanda di mercato.