L’aumento dell’Iva dal 21% al 22%, programmato con la Legge di Stabilità , rischia di pesare come un macigno sulle chance di ripresa dell’economia nel secondo semestre del 2013, ovverosia quando in tanti sperano che si possa registrare la tanto attesa di inversione del ciclo economico.
E’ questa, in estrema sintesi, la posizione del Codacons che, di conseguenza, auspica non solo che l’aumento dell’Iva venga riposto nel cassetto, ma che vengano bloccati anche tutti gli aumenti tariffari partendo dalle multe fino ad arrivare ai ticket sanitari.
► ECONOMIA ITALIANA TRA INFLAZIONE E PRESSIONE FISCALE
Questo dopo che l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) prevede che i consumi si contrarranno nel 2012 ma anche nel 2013 a conferma di come l’anno prossimo per l’Italia il ritorno ad un PIL positivo possa essere un miraggio. Le famiglie, ha altresì ribadito il Codacons, sono oramai con l’acqua alla gola ragion per cui non si può più pensare di agire sulla leva fiscale.
► SETTORI SU CUI INVESTIRE DURANTE L’INFLAZIONE
Appresi i dati e le stime dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), anche la Federconsumatori è tornata a constatare ed a ribadire come per il nostro Paese le prospettive di ripresa del ciclo economico siano più lontane. E di conseguenza occorre non solo bloccare l’aumento dell’Iva, ma anche adottare provvedimenti che siano seri e tali da far recuperare potere d’acquisto alle famiglie, rilanciare di conseguenza i consumi e, quindi, tornare quanto prima sul sentiero della crescita. Altrimenti il perdurare della crisi rischia di mandare sul lastrico tante altre famiglie.
E’ questa, in estrema sintesi, la posizione del Codacons che, di conseguenza, auspica non solo che l’aumento dell’Iva venga riposto nel cassetto, ma che vengano bloccati anche tutti gli aumenti tariffari partendo dalle multe fino ad arrivare ai ticket sanitari.
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Questo dopo che l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) prevede che i consumi si contrarranno nel 2012 ma anche nel 2013 a conferma di come l’anno prossimo per l’Italia il ritorno ad un PIL positivo possa essere un miraggio. Le famiglie, ha altresì ribadito il Codacons, sono oramai con l’acqua alla gola ragion per cui non si può più pensare di agire sulla leva fiscale.
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Appresi i dati e le stime dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), anche la Federconsumatori è tornata a constatare ed a ribadire come per il nostro Paese le prospettive di ripresa del ciclo economico siano più lontane. E di conseguenza occorre non solo bloccare l’aumento dell’Iva, ma anche adottare provvedimenti che siano seri e tali da far recuperare potere d’acquisto alle famiglie, rilanciare di conseguenza i consumi e, quindi, tornare quanto prima sul sentiero della crescita. Altrimenti il perdurare della crisi rischia di mandare sul lastrico tante altre famiglie.