Il gruppo guidato da Mario Greco ha ufficializzato la cessione del 69,1% di Migdal a Eliahu per un controvalore pari a 705 milioni di euro
Come previsto dagli accordi riscritti ad inizio settembre tra Generali Assicurazioni e il businessman israeliano Shlomo Eliahu, la vendita della compagnia israeliana Migdal da parte del Leone di Trieste doveva concretizzarsi entro fine ottobre 2012. Nessuna sorpresa, perché il gruppo guidato da Mario Greco ha ufficializzato la cessione del 69,1% di Migdal a Eliahu per un controvalore pari a 705 milioni di euro. Chiuso questo capitolo, generali potrà focalizzarsi ora su altre dismissioni, come la svizzera Bsi (valutata più di 2 miliardi) e le attività riassicurative americane (valutate circa un miliardo).
Intanto, la vendita di Migdal – che non avrà nessun impatto sul risultato d’esercizio – permetterà al gruppo triestino di migliorare l’indice Solvency I di 2,2 punti. La vendita di Migdal era stata già programmata dall’ex ceo group Giovanni Perissinotto ad un prezzo pari a 835 milioni di euro. Tuttavia, in seguito ci sono stati dei cambiamenti nella normativa assicurativa israeliana che hanno messo in discussione l’operazione e in particolare la valutazione della società .
Mario Greco ha così deciso di abbassare il prezzo a 705 milioni, ma inserendo nel contratto una penale di 125,25 milioni nel caso in cui l’operazione non fosse andata in porto. Ad ogni modo, non appena c’è stato l’ok da parte delle autorità israeliane, Eliahu ha subito firmato l’accordo e messo le mani su oltre il 69% del capitale della compagnia assicurativa.
Ora la prossima cessione dovrebbe essere la svizzera Bsi, che sembra piacere molto ai giapponesi di Sumitomo e Mitsubishi Bank che avrebbero già manifestato interesse per le attività di Bsi in Asia. Le attività riassicurative americane dovrebbero essere cedute a qualche colosso del settore, come Munich Re o Swiss Re. Il mandato è stato già conferito nelle mani di Deutsche Bank per trovare i pretendenti.