Partenza in lettera per il titolo Fiat, che stamatttina a Piazza Affari evidenzia un ribasso del 2,12% a 4,066 euro. Le azioni della casa automobilistica torinese quotano sui minimi di giornata e hanno toccanto il livello più basso da inizio agosto scorso
Partenza in lettera per il titolo Fiat, che stamatttina a Piazza Affari evidenzia un ribasso del 2,12% a 4,066 euro. Le azioni della casa automobilistica torinese quotano sui minimi di giornata e hanno toccanto il livello più basso da inizio agosto scorso. Il titolo sta soffrendo molto la crisi del settore auto in Europa, dopo che ieri è giunta la notizia della chiusura di due impianti in Gran Bretagna e Belgio da parte dell’americana Ford. Ieri il broker Equita Sim ha tagliato il target di Fiat a 5,9 euro da 6,3 euro.
La sim milanese mantiene ancora una valutazione molto elevata rispetto ai prezzi correnti e ribadisce anche la sua raccomandazione a “buy†(comprare le azioni). Infatti, gli analisti della sim ritengono che ci siano ancora diversi fattori positivi in grado di catturare l’attenzione degli investitori, come la possibile riduzione della capacità produttiva a livello europeo, acquisto minorities Chysler, nuovi accordi di collaborazione.
Tuttavia, restano diversi fattori di negatività da considerare e che potrebbero nei prossimi giorni provocare nuove vendite sul titolo. In primis, il debito potrebbe essere superiore rispetto alla guidance 2012 oltre i 7 miliardi di euro. Le stime della società si fermano a 6,5 miliardi, dopo che a giugno il debito si attestava intorno ai 5,4 miliardi di euro. Il balzo dell’indebitamento è dovuto per lo più all’assorbimento stagionale del capitale circolante netto.
Fiat potrebbe decidere di tagliare gli investimenti e di azzerare nuovamente il dividendo per mantenere maggiore liquidità in cassa. Tecnicamente il titolo sembra ormai proiettato verso la soglia dei 4 euro, ma in caso di peggioramento del sentiment sui mercati potrebbe esserci un ribasso molto robusto fino in area 3,7 euro.