Bene il dato sull’inflazione depurata dalle componenti più volatili, alimentari ed energia, che a settembre 2012 si attesta all’1,9%, ovverosia in calo rispetto al 2,1% del mese precedente.
In linea con la stima provvisoria, nello scorso mese di settembre in Italia l’inflazione, ovverosia l’incide dei prezzi al consumo, si è attestata al 3,2% su base annua a fronte di una variazione nulla rispetto al mese precedente, quello di agosto del 2012. A rilevarlo è stato l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel far altresì presente come con il dato di settembre l’inflazione acquisita sinora per l’intero anno sia pari al 3%.
Bene il dato sull’inflazione dell’Istat depurato dalle componenti più volatili, alimentari ed energia, che a settembre del 2012 si attesta all’1,9%, ovverosia in calo rispetto al 2,1% del mese precedente. Così come, al netto dei soli beni energetici, l’inflazione passa dal +2,2% del mese di agosto del 2012 al +2% del mese scorso.
► ECONOMIA ITALIANA TRA INFLAZIONE E PRESSIONE FISCALE
Non sono di certo buoni invece i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica sui prezzi dei beni che vengono acquistati dalle famiglie con maggiore frequenza. In questo caso, infatti, i prezzi a settembre sono aumentati dello 0,8% rispetto al mese precedente attestandosi su base annua a +4,7% rispetto al 4,2% dell’agosto 2012.
► SETTORI SU CUI INVESTIRE DURANTE L’INFLAZIONE
E per il futuro in Italia la dinamica dei prezzi rischia di essere tale da portare a nuove spinte inflattive. Questo, in particolare, attraverso la decisione del Governo Monti di innalzare l’aliquota Iva dal 21% al 22% che porterà , tra l’altro, ad un aumento dei prezzi della benzina e del diesel con un aggravio annuo supplementare pari in media a 41 euro a famiglia in accordo con le previsioni formulate dalla Federconsumatori.
Bene il dato sull’inflazione dell’Istat depurato dalle componenti più volatili, alimentari ed energia, che a settembre del 2012 si attesta all’1,9%, ovverosia in calo rispetto al 2,1% del mese precedente. Così come, al netto dei soli beni energetici, l’inflazione passa dal +2,2% del mese di agosto del 2012 al +2% del mese scorso.
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Non sono di certo buoni invece i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica sui prezzi dei beni che vengono acquistati dalle famiglie con maggiore frequenza. In questo caso, infatti, i prezzi a settembre sono aumentati dello 0,8% rispetto al mese precedente attestandosi su base annua a +4,7% rispetto al 4,2% dell’agosto 2012.
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E per il futuro in Italia la dinamica dei prezzi rischia di essere tale da portare a nuove spinte inflattive. Questo, in particolare, attraverso la decisione del Governo Monti di innalzare l’aliquota Iva dal 21% al 22% che porterà , tra l’altro, ad un aumento dei prezzi della benzina e del diesel con un aggravio annuo supplementare pari in media a 41 euro a famiglia in accordo con le previsioni formulate dalla Federconsumatori.