Giunto all’undicesima edizione, il Rapporto World Oil and Gas Review è visionabile e scaricabile dal sito Internet della società del cane a sei zampe, www.eni.it.
Nel 2011 c’è stata una crescita delle riserve mondiali sia per quel che riguarda il petrolio, sia per il gas. A farlo presente è stata la società quotata in Borsa a Piazza Affari Eni S.p.A. con il Rapporto World Oil and Gas Review.
Giunto all’undicesima edizione, il Rapporto World Oil and Gas Review di Eni S.p.A. è visionabile e scaricabile dal sito Internet della società del cane a sei zampe, www.eni.it. Nel dettaglio, lo scorso anno c’è stata una crescita del 3,6% delle riserve mondiali di petrolio, e dell’1,9% delle riserve mondiali di gas. Il tutto a fronte di una produzione mondiale di petrolio che è cresciuta anno su anno dell’1,2%.
► SETTORI SU CUI INVESTIRE DURANTE L’INFLAZIONE
Luce verde anche per i consumi di gas che nel 2011, grazie soprattutto alla robusta domanda da parte dei Paesi asiatici, è cresciuta del 2,5%, mentre la domanda petrolifera, con una crescita di +0,9% anno su anno, è stata trainata nel complesso dai Paesi non facenti parte dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e per lo sviluppo economico.
► PETROLIO A CENTO DOLLARI GRAZIE ALLA SPECULAZIONE
A livello geografico, l’anno scorso nell’Unione Europea c’è stato un calo secco della domanda di gas pari a ben il 10,8%. Il forte calo è attribuibile, in accordo con il Rapporto World Oil and Gas Review di Eni, non solo alla situazione macroeconomica e congiunturale avversa, ma anche con il clima mite rispetto all’anno precedente. Bene invece la domanda asiatica, come sopra accennato, ma anche nel Medio Oriente e nell’America Latina.
Giunto all’undicesima edizione, il Rapporto World Oil and Gas Review di Eni S.p.A. è visionabile e scaricabile dal sito Internet della società del cane a sei zampe, www.eni.it. Nel dettaglio, lo scorso anno c’è stata una crescita del 3,6% delle riserve mondiali di petrolio, e dell’1,9% delle riserve mondiali di gas. Il tutto a fronte di una produzione mondiale di petrolio che è cresciuta anno su anno dell’1,2%.
► SETTORI SU CUI INVESTIRE DURANTE L’INFLAZIONE
Luce verde anche per i consumi di gas che nel 2011, grazie soprattutto alla robusta domanda da parte dei Paesi asiatici, è cresciuta del 2,5%, mentre la domanda petrolifera, con una crescita di +0,9% anno su anno, è stata trainata nel complesso dai Paesi non facenti parte dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e per lo sviluppo economico.
► PETROLIO A CENTO DOLLARI GRAZIE ALLA SPECULAZIONE
A livello geografico, l’anno scorso nell’Unione Europea c’è stato un calo secco della domanda di gas pari a ben il 10,8%. Il forte calo è attribuibile, in accordo con il Rapporto World Oil and Gas Review di Eni, non solo alla situazione macroeconomica e congiunturale avversa, ma anche con il clima mite rispetto all’anno precedente. Bene invece la domanda asiatica, come sopra accennato, ma anche nel Medio Oriente e nell’America Latina.