Banche italiane promosse da Intermonte

Giornata molto negativa per Piazza Affari, che prosegue nella fase di correzione dopo il calo di ieri dello 0,93%. Stamatttina l’indice azionario FSTE MIB perde il 2,2% quotando poco sopra 16.100 punti

Giornata molto negativa per Piazza Affari, che prosegue nella fase di correzione dopo il calo di ieri dello 0,93%. Stamatttina l’indice azionario FTSE MIB perde il 2,2% quotando poco sopra 16.100 punti. A trainare al ribasso l’indice sono soprattutto i titoli bancari, tra i quali spicca il crollo di Intesa SanPaolo in calo del 4,46% a 1,284 euro, che attualmente è il peggiore titolo del listino. La debacle odierna dei bancari arriva nonostante la promozione di Intermonte sul settore bancario italiano.

Infatti, la sim milanese ha rivisto al rialzo rating e target price delle principali banche italiane. Intermonte ha alzato il target price di Intesa SanPaolo a 1,7 euro, confermando la raccomandazione ad “outperform” (farà meglio del mercato). L’istituto bancario torinese è però in forte calo quest’oggi, con una perdita intorno al 4,5%. Intermonte ha promosso anche Banco Popolare: il prezzo obiettivo è stato aumentato a 1,5 euro con rating “neutral”.

Promossa anche Credem, con un target price alzato a 4,9 euro che corrisponde a un potenziale upside del 26,6% rispetto al valore di chiusura di ieri. Il rating di Credem è stato mantenuto stabile a “outperform”. Intermonte ha alzato il target di Mediobanca a 6 euro con raccomandazione sul titolo a “buy” (comprare le azioni), che sembra tra i meno volatili tra i bancari. Ieri le azioni della banca di Piazzetta Cuccia aveva toccatoil massimo più alto da inizio aprile scorso a 4,436 euro.

Intermonte ha alzato il target di Bca Pop Milano a 0,26 euro, ma ha confermato il rating ad “underperform” (farà peggio del mercato). La sim ha portato il target di Bca Pop Emilia Romagna a 5,5 euro, con rating rivisto al ribasso a “neutral”. Il target di Ubi Banca è stato migliorato a 2,8 euro, mentre quello di Unicredit (che oggi perde il 3,7% ccirca) è stato alzato a 4,1 euro con raccomandazione abbassata a “neutral”.