Giornata positiva per Piazza Affari con l’indice azionario milanese FTSE MIB in rialzo dell’1,33% a 15.329 punti, in attesa delle decisioni di politica monetaria del Consiglio Direttivo della BCE attese per questo pomeriggio
Giornata positiva per Piazza Affari con l’indice azionario milanese FTSE MIB in rialzo dell’1,33% a 15.329 punti, in attesa delle decisioni di politica monetaria del Consiglio Direttivo della BCE attese per questo pomeriggio. Durante la conferenza stampa delle ore 14.30, il governatore dell’Eurotower, Mario Draghi, illustrerà il piano di salvatagggio dell’euro. Gli investitori si aspettano che la BCE metta in campo un piano di acquisto illimitato di bond sovrani con scadenze fino a tre anni, nonostante la forte opposizione della Merkel e della Bundesbank a questa soluzione.
A Milano l’indice azionario FTSE MIB continua a salire, in scia con il buon andamento delle altre piazze finanziarie europee. Il titolo migliore del listino milanese è Impregilo, che sale del 4,7% a 2,952 euro, grazie alla promozione ricevuta da Intermonte che ha alzato il rating ad “outperform†(farà meglio del mercato) da “neutralâ€. A spingere al rialzo l’indice FTSE MIB sono ancora una volta i titoli bancari. In particolare spiccano i rialzi di Ubi Banca, che sale del 3,83%, e Banca Popolare di Milano, in salita del 3,25%.
Tra i titoli bancari stanno facendo bene anche Unicredit (+2,53%) e Mediobanca (+2,52%). Il titolo peggiore del listino, invece, è Luxottica Group che perde il 6,3% dopo la notizia della vendita del 7% da parte di Del Vecchio ad investitori istituzionali. Tra i titoli caldi troviamo ancora Rcs MediaGroup, che negli ultimi dieci giorni ha più che quadruplicato il suo valore di borsa. Stamattina il titolo è salito fino a 2,99 euro e ora segna un rialzo dell’1,17% a 2,6 euro.
Per ciò che concerne lo spread Btp-Bund, il differenziale tra i titoli di stato decennali italiani e quello dei pari scadenza tedeschi è in calo in attesa delle mosse della BCE. Attualmente il valore dello spread è di 394 punti base, che equivale ad un rendimento appena inferiore al 5,5%.