Non si ferma il rally di Rcs MediaGroup, che ogni giorno mostra rialzi compresi tra il venti e il trenta per cento. Ieri le azioni del gruppo editoriale, che controlla Il Corriere della Sera, sono salite di un altro 29,21% chiudendo a 2,57 euro
Non si ferma il rally di Rcs MediaGroup, che ogni giorno mostra rialzi compresi tra il venti e il trenta per cento. Ieri le azioni del gruppo editoriale, che controlla Il Corriere della Sera, sono salite di un altro 29,21% chiudendo a 2,57 euro. In dieci giorni il valore di borsa di Rcs è più che quadruplicato, passando da poco più di 0,55 euro a 2,57 euro. In realtà , anche oggi dovrebbero esserci nuovi forti apprezzamenti. Dopo l’asta di apertura il nuovo valore iniziale per oggi dovrebbe essere superiore a 3 euro.
Intanto, il gruppo editoriale ha chiuso la cessione della francese Flammarion, che consentirà di ridurre il maxi-debito di 239 milioni di euro. L’operazione ha fornito ulteriore spinta al titolo, che lo scorso 27 agosto quotava intorno a 0,556 euro. Il clamoroso exploit dovrebbe alla fine essere riconducibile a movimenti nell’azionariato di Via Solferino, anche se la Consob spiega le violente oscillazioni quotidiane come il risultato di un’iperattività dei day-trader.
Impossibile fare previsioni sul futuro andamento del titolo, anche perché ormai i valori di borsa raggiunti non rispecchiano in nessun modo i fondamentali societari per cui sono quasi esclusivamente da ricondurre a mera speculazione. Stamattina il titolo Rcs non riesce a fare prezzo e segna un progresso teorico del 22,4% a 3,11 euro.
Ieri è passato di mano lo 0,58% del capitale, mentre da quando è iniziata la speculazione sul titolo è stato mosso il 7% circa del capitale, ovvero più della metà dell’esiguo flottante in circolazione. Secondo indiscrezioni, il rally del titolo sarebbe dovuto a una contesa tra soci, sia dentro che fuori dal patto di sindacato che controlla il 58% del capitale.