La vera crisi in Italia si vedrà nei conti del 2009...
Nel primo semestre 2009 infatti i ricavi sono già scesi di ben il 30% per il settore energia e addirittura del 60% per il settore manifatturiero, comunque il sistema economico italiano sembra in grado di assorbire il colpo, grazie soprattutto ad un margine di liquidità pari al 10,7%.
L’utile aggregato delle principali imprese italiane è sceso a circa 26,3 miliardi nel 2008, 5 miliardi in meno rispetto al 2007, le società in perdita che erano 488 ora sono 585, andando a costituire il 29% del totale delle società . Nel 2008 sono state le imprese energetiche (+21,6%) a segnare il migliore aumento del fatturato, dato dovuto in larga parte al continuo aumento del prezzo del petrolio.
Altri settori che hanno visto migliorare il proprio fatturato, seppure in maniera molto minore sono stati i settori manifatturiero (+0,1%), delle costruzioni (+7,3%) ed il terziario (+2,4%).
Nel 2008 l’indebitamento finanziario delle principali imprese italiane è aumentato di 17,4 miliardi (13 dalle banche, 1,1 da consociate, 940 milioni da bond e 2,3 miliardi da altri finanziatori).
Secondo gli esperti di Mediobanca nel 2008 le imprese italiane hanno beneficiato di un forte calo del tax rate, sceso dal 29,1% al 23,1%.
Nel 2008 ovviamente si è registrato anche un calo della forza lavoro, con un dato complessivo che parla di 9.105 occupati in meno.