Acea è il primo operatore in Italia nel mercato idrico con una popolazione servita di 9,5 milioni, grazie anche a numerose partecipazioni nel Lazio, Toscana, Umbria e Campania
Acea è il primo operatore in Italia nel mercato idrico con una popolazione servita di 9,5 milioni, grazie anche a numerose partecipazioni nel Lazio, Toscana, Umbria e Campania. Il comparto è attualmente posto sotto il focus dell’authority, che dovrà fissare regole e tariffe per dare maggiore trasparenza e visibilità . Il primo vero ciclo regolatorio scatterà da gennaio 2014, mentre il biennio 2012-2013 sarà transitorio. Tuttavia, entro fine 2012, ci si aspetta il completamento dell’iter avviato dall’authority per fissare le nuove regole prese dal comparto elettrico/gas.
L’amministratore delegato Marco Staderini ha dichiarato che l’obiettivo di Acea è “rafforzare la leadership nel settore idrico, perseguire l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, sviluppare l’area dell’energia da rifiuti, sfruttare le opportunità offerte dalla posizione corta nella produzione elettricaâ€. Gli obiettivi sono stati inclusi nel piano aziendale al 2016. Il gruppo Acea è controllato per il 51% dal Comune di Roma, per il 15% dal Gruppo Caltagirone e per il 12% dal Gruppo GDF Suez.
In borsa il titolo Acea vale un quarto del 2007. Lo scorso 14 giugno il titolo ha toccato il minimo più basso da gennaio 2004 a 3,612 euro. Da inizio anno la performance in borsa è negativa del 10%. Sull’andamento delle azioni in borsa pesano molto anche gli errori strategici dell’azionista di controllo, ovvero il Comune di Roma, che vuole vendere il 21% nel momento meno favorevole.
Da un punto di vista della redditività , se non ci saranno sorprese, il 2012 dovrebbe chiudersi con un Ebitda intorno ai 700 milioni di euro (+6,7%). Nel 2013 il margine operativo lordo è previsto ancora in crescita fino a 750 milioni, nel 2014 a 777 milioni e nel 2016 dovrebbe raggiungere 874 milioni. A fine anno l’Ebit dovrebbe aumentare del 50% a 337 milioni.