L’esercito dei disoccupati in Italia è rappresentato da 2,61 milioni di unità lavorative, anzi potenzialmente lavorative visto che trattasi di cittadini a spasso, di cui la stragrande maggioranza rappresentata da giovani.
In Italia il tasso di disoccupazione è sopra il 10%, al 10,2% per l’esattezza stando ai dati provvisori del mese di aprile 2012 forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Trattasi di un valore record frutto di un aumento congiunturale dello 0,1%, e di un incremento di 2,2 punti percentuali su base annua, ovverosia rispetto al mese di aprile del 2011.
L’esercito dei disoccupati in Italia è rappresentato da 2,61 milioni di unità lavorative, anzi potenzialmente lavorative visto che trattasi di cittadini a spasso, di cui la stragrande maggioranza rappresentata da giovani.
► ECONOMIA ITALIANA TRA INFLAZIONE E PRESSIONE FISCALE
In termini numerici, nel mese di aprile del 2012 i disoccupati, stando ai dati provvisori dell’Istat, sono aumentati di 38 mila unità , e di ben 621 mila unità negli ultimi dodici mesi. La disoccupazione giovanile, considerando le persone dai 15 ai 24 anni, ad aprile 2012 si è attestata al valore record del 35,2%, quasi otto punti percentuali in più rispetto a dodici mesi fa.
► SETTORI SU CUI INVESTIRE DURANTE L’INFLAZIONE
L’esercito dei disoccupati in Italia è rappresentato da 2,61 milioni di unità lavorative, anzi potenzialmente lavorative visto che trattasi di cittadini a spasso, di cui la stragrande maggioranza rappresentata da giovani.
► ECONOMIA ITALIANA TRA INFLAZIONE E PRESSIONE FISCALE
In termini numerici, nel mese di aprile del 2012 i disoccupati, stando ai dati provvisori dell’Istat, sono aumentati di 38 mila unità , e di ben 621 mila unità negli ultimi dodici mesi. La disoccupazione giovanile, considerando le persone dai 15 ai 24 anni, ad aprile 2012 si è attestata al valore record del 35,2%, quasi otto punti percentuali in più rispetto a dodici mesi fa.
► SETTORI SU CUI INVESTIRE DURANTE L’INFLAZIONE
Nel complesso i dati Istat di aprile 2012 sono pessimi e confermano sia quello che per il 2012 in Italia è uno scenario di recessione, sia le turbolenze di mercato, a partire dalla Borsa e passando per le pressioni sul debito sovrano. Con la conseguenza che gli investitori internazionali continuano a guardare il nostro Paese come una nazione che non riesce da anni oramai a trovare la strada giusta per la crescita.