Stamattina la banca d’affari francese Société Générale ha deciso di tagliare il target price su Unicredit a 3,8 euro da 4 euro. Il prezzo obiettivo viene così tagliato del 5,26%
Non a caso nell’inserto economico settimanale di La Repubblica, Affari e Finanza, l’Italia viene definita “in svendita”. In particolare, il settore bancario oggi capitalizza complessivamente 62 miliardi di dollari, cioè la stessa capitalizzazione del Banco Itau, che è uno dei maggiori istituti di credito brasiliani. Sebbene sulle banche italiane resta l’incognita legata alla crisi dei debiti sovrani e al possibile contagio in caso di tracollo del sistema finanziario spagnolo, molti istituti stanno anche raggiungendo i target richiesti dall’Eba per rafforzare il capitale (come successo a Banco Popolare e Ubi Banca).
â–º GOLDMAN SACHS TAGLLIA TARGET PRICE BANCHE ITALIANE
La maggior parte delle banche d’affari consiglia l’acquisto delle azioni Unicredit. Giovedì scorso Kepler ha mantenuto il proprio rating sulla banca di Piazza Cordusio a “buy†con prezzo obiettivo confermato a 3,8 euro. Suggeriscono di comprare le azioni Unicredit anche Equita Sim, Bank of America e Ubs. Quest’ultima ha addirittura un target price a 5,4 euro, che equivale ad un upside del 112% rispetto ai valori di borsa correnti.
â–º BANCHE AMERICANE GUADAGNANO DALLA CRISI ITALIANA
Le indicazioni più caute sono quelle che arrivano, invece, da JP Morgan e Nataxis, che hanno un rating “neutral†e target price rispettivamente a 2,9 euro e 3,27 euro. Da un punto di vista tecnico, il titolo ha trovato supporto in area 2,36 euro e ora sta cercando di mettersi alle spalle la resistenza di breve periodo di 2,63 euro. Se dovesse riuscirci, potrebbe avere inizio un movimento di inversione del trend con target a 2,9 euro prima e 3,2 euro poi.