Telecom Italia prenota 4 miliardi dalle banche per il 2014

Il gruppo di telecomunicazioni Telecom Italia ha sottoscritto un contratto forward start facility con le banche, per assicurarsi 4 miliardi di euro a partire da agosto 2014. Questa tipologia di contratto di rifinanziamento delle linee di credito, poco nota in Italia ma molto diffusa in Europa, è uno strumento che permette di assicurare la disponibilità di linee di credito ad una certa data futura a condizioni prestabilite. Il contratto firmato da Telecom con le banche darà la possibilità all’operatore italiano di prendere in prestito 4 miliardi a partire da agosto 2014 fino al 2017.

Infatti, proprio ad agosto 2014 Telecom Italia dovrà fare i conti con la scadenza della linea di credito revolving, che era stata accesa nel 2007 per complessivi 2 miliardi di euro. L’importo doveva garantire un cuscinetto di liquidità, come richiesto anche dalle agenzie di rating, per far fronte ad eventuali condizioni difficili dei mercati in grado di rendere più complicata la possibilità di ottenere prestiti a costi contenuti.

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Le condizioni del contratto firmato ieri da Telecom sono molto favorevoli, anche perché preconcordato già a febbraio quando le banche avevano ricevuto grosse somme di denaro a basso costo dalla BCE con le operazioni LTRO. Il margine sul Libor per una linea di credito con durata quinquennale si aggira solitamente intorno ai 400 punti base, soprattutto per chi come Telecom ha un rating non particolarmente elevato (BBB). Telecom, invece, ha spuntato un margine di 250 punti base.

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All’operazione hanno partecipato 27 banche, tra cui sette italiane quali Intesa SanPaolo, Unicredit, Mediobanca, Centrobanca, Bper, Banca Pop Milano e Banco Popolare. Ieri il titolo in borsa è salito dello 0,64%, toccando il minimo più basso da settembre 2011 a 0,6905 euro. Da inizio anno Telecom Italia perde il 10% alLa borsa di Milano.