Il gruppo Edison, alle prese con l’intricata vicenda relativa all’Opa di Edf e alla cessione di Edipower, mostra i risultati del primo trimestre del 2012 evidenziando un passivo di 51 milioni di euro
Il risultato netto di Edison nel primo trimestre dell’anno è, dunque, più che raddoppiato dal rosso di 20 milioni di euro mostrato nello stesso periodo dello scorso anno, ma ha pesato molto la svalutazione dell’impianto di Piombino per 43 milioni di euro. Tuttavia, il management ritiene che nel 2012 possa essere raggiunto un ebitda compreso tra 1,1 e 1,2 miliardi di euro, in sensibile miglioramento dagli 887 milioni di euro toccati nell’esercizio 2011.
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Le difficoltà per Edison arrivano ancora una volta dalla diminuzione della domanda di energia elettrica e dall’eccesso di offerta di gas. Come detto in precedenza, però, Edison può brindare a importanti scoperte, nel settore E&P, avvenute nel Mare di Norvegia con riserve stimate fino a 160 milioni di barili e circa 18 miliardi di metri cubi di gas. Sempre nel Mare di Norvegia l’azienda di Foro Bonaparte si è aggiudicata tre nuove licenze esplorative, di cui una come operatore.
â–º RIASSETTO EDISON 2012 BOCCIATO DA CARLO TASSARA
La trimestrale, che non è stata votata da Mario Cocchi (rappresentante della Carlo Tassara), ha però messo in luce una crescita dell’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2012 salito a 4,028 miliardi di euro da 3,88 miliardi. Intanto l’amministratore delegato Bruno Lescoeur si è detto fiducioso per la cessione di Edipower al consorzio di utility guidato da Delmi.