Inizia male il mese di aprile per l’indice azionario italiano Ftse/Mib, che lascia sul terreno l’1,5% circa nella prima parte della mattinata. A pesare sull’andamento dell’indice è soprattutto il settore bancario
A marzo l’indice Ftse/Mib ha perso il 2,27%, facendo meglio soltanto di Madrid. Nel primo trimestre del 2012, invece, l’indice è salito del 5,86% circa. Tuttavia, secondo alcune società di intermediazione mobiliare italiane la correzione avvenuta a marzo può rappresentare una ghiotta opportunità d’acquisto a prezzi nettamente più bassi rispetto ai top raggiunti sul finire dello scorso mese poco sopra i 17150 punti. Secondo Equita Sim, le misure aggressive di politica monetaria non convenzionale della BCE hanno creato un cambiamento strutturale di strategia. La posizione del governo Monti resta solida e gli shock di mercato non fanno altro che rafforzarla.
â–º DEBITO ITALIA 2012 NON PREOCCUPA ANALISTI UBS
Positivo sull’indice azionario italiano è anche Intermonte, che esprime il proprio ottimismo con toni però più cauti. Nel breve periodo c’è maggiore prudenza, ma in assenza di shock sul lato politico (tenuta del governo Monti) o macroeconomico (rischio-paese Spagna in aumento) il mercato azionario italiano è da considerarsi sottovalutato. La Sim ritiene che banche e assicurazioni siano da pesare correttamente rispetto agli altri settori.