La volatilità del prezzo del petrolio è un tema che continua a preoccupare tutti e una proposta per risolvere questo problema dannoso sia per..
Nel primo semestre del 2009 il prezzo medio è stato di 50 dollari al barile, un prezzo che Scaroni ha definito “relativamente basso” ma che fa parte di un andamento che sta progressivamente causando un crollo degli investimenti soprattutto da parte dei paesi produttori, un segnale questo che lascia presagire una crisi petrolifera.
La proposta di Eni, quindi, si chiama Blueprint, e consiste un sistema che contribuisce a stabilizzare i prezzi del petrolio, un risultato che, come ha affermato Scaroni, contribuirà anche a stimolare gli investimenti per lo sviluppo di energie alternative.
Il Blueprint, in particolare, consiste in una serie di misure che hanno la funzione di mantenere le quotazioni ad un livello equilibrato, intorno ai 60 – 70 dollari al barile, attraverso degli interventi molto simili a quelli in uso per il mercato dell’elettricità .
Quella ipotizzata, ha affermato l’amministratore delegato, oltre che una proposta di soluzione rappresenta anche una provocazione che punta a stimolare una discussione tra i pesi produttori e i paesi consumatori per arrivare ad una soluzione, perchè risulta praticamente impossibile programmare gli investimenti quando il prezzo della materia prima oscilla in questo modo, proprio come “come uno yo-yo impazzito“.
Da qui, quindi, ha affermato Scaroni, l’indispensabilità di un’agenzia globale che sia in grado di fornire in modo corretto le informazioni necessarie per un migliore funzionamento del mercato.