Fitch ha trattato a tutto campo il settore auto, prendendo in considerazioni le mosse strategiche operate dalle varie case automobilistiche.
Secondo Fitch il problema principale ora è che la gente o non compra auto, oppure si rivolge verso le auto a basso prezzo, quelle economiche, che ovviamente non forniscono grande guadagno alla casa produttrice. Inoltre Fitch sottolinea come potrebbe essere incerto il periodo seguente all’interruzione degli aiuti governativi.
Fitch sostiene che la minor domanda e le basse vendite aumenteranno ancora il problema della sovrapproduzione e della sovraccapacità dell’industria automobilistica europea in particolare. Comunque secondo Fitch il mondo dell’auto può uscire bene da questa crisi mondiale, spinto molto anche dai nuovi mercati emergenti e dalla crescita demografica mondiale.
Fitch si sofferma sull’operato di Fiat, e del suo Ad Sergio Marchionne. Fitch sostiene che l’accordo con Chrysler pur comportando alti rischi, non comporta un grande rischio finanziario in quanto la casa torinese non ha utilizzato contanti per acquisire la casa americana. Fitch promuove l’operato di Fiat, affermando come molto positivo l’intendo di diversificare il proprio prodotto, anche in base all’area geografica.
Fiat ha dimostrato un grande impegno nel cercare di risollevare il settore auto, sostiene ancora Fitch, dimostrandosi uno dei principali attori nel consolidamento dell’industria dell’auto. Sempre secondo Fitch solamente il gruppo Fiat e quello Volkswagen dovrebbero ottenere risultati positivi alla fine dell’anno.