Marchionne si dice disposto a parlare nuovamente con i vertici del governo tedesco, aggiungendo però che il piano della casa torinese non cambierà .
Marchionne si dice disposto a parlare nuovamente con i vertici del governo tedesco, aggiungendo però che il piano della casa torinese non cambierà . La Fiat produce auto e quindi deve guardare alla riduzione dei costi, al problema della sovracapacità industriale, insomma, non può accontentare in tutto e per tutto il governo tedesco.
Marchionne ha inoltre manifestato seri dubbi sul rinvio della decisione Opel al prossimo autunno, e ha dichiarato di non essere assolutamente ansioso in attesa di una telefonata dalla Germania, Fiat prenderà in esame la richiesta solamente se giungerà una chiamata, altrimenti continuerà a vivere anche senza Opel. Questi sono stati i pensieri di Marchionne.
Marchionne ha anche dichiarato che non si tratta di una situazione facile, in quanto Opel dipende direttamente da General Motors e il mercato americano in questo momento non è proprio in un periodo roseo, quindi se si aspettasse l’autunno magari non ci sarebbe nemmeno nulla più di cui discutere.
Marchionne ha inoltre dichiarato che senza Opel l’interesse di Fiat per la casa svedese Saab si riduce notevolmente. Secondo il capo Fiat, Saab non starebbe in piedi da sola, e l’unico modo per salvare Opel e Saab sarebbe quello di rinegoziare un accordo con Fiat, non di certo rimandare il tutto.
Marchionne ha inoltre dichiarato di non scartare nemmeno l’ipotesi di un colloquio con Peugeot.