Il primo bilancio semestrale della Banca Popolare dell'Emilia Romagna è risultato in linea con le aspettative.
Nel farlo, comunque, Bper ha tenuto a precisare come i chiari segnali di rallentamento, ravvisati sin dai primi mesi del 2011, dell’economia italiana, europea e mondiale, si stiano decisamente inasprendo, andando a configurare una situazione di incertezza che avrebbe favorito la svalutazione dei principali mercati borsistici a tutto favore di una speculazione sfrenata e di una nuova, preoccupante, corsa all’oro.
[LEGGI] BILANCIO SEMESTRALE MPS GENNAIO GIUGNO 2011
Codesta congiuntura, afferma ancora la nota rilasciata da Bper, non può che non giovare all’economia, causando una nuova fase di rallentamento (delineandosi, così, lo spettro del circolo vizioso) dovuta, in primo luogo, alla mancanza di fiducia dei consumatori e della clientela retail.
Tutto ciò si tradurrebbe, in maniera negativa, sulla qualità del credito, sulla redditività delle banche e, in ultima analisi, sull’intermediazione bancaria.
A dimostrazione del fatto che quanto affermato dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna sarebbe perfettamente vero, giungono i risultati consolidati.
[LEGGI] BILANCIO SEMESTRALE BANCO POPOLARE GENNAIO GIUGNO 2011
Relativamente agli utili, per esempio, Bper è riuscita a fare molto meglio del pari periodo dello scorso esercizio (gennaio giugno 2010) collezionando un +55,4% che, tradotto in cifre, significa 96,1 milioni di euro.
Bene anche il risultato netto di gestione che riesce ad assestarsi, grazie alla riduzione dell’8,9% delle rettifiche sui crediti, a quota 859,4 milioni di euro (+5,7%).
L’amarezza dei vertici della banca, però, traspare tutta dai dati relativi alla raccolta.
Quella diretta, nonostante sia risultata positiva, si è assestata su un misero +0,6% rispetto al 31/12/2010 (48,6 miliardi di euro).
Quella indiretta, infine, è risultata in calo di ben 3 punti percentuali a 27,2 miliardi.