Per le banche italiane non è affatto un buon periodo. L'ultima notizia negativa arriva dagli analisti di Royal Bank of Scotland che hanno tagliato..
Questa arrivata da Royal Bank of Scotland è solo l’ultima delle valutazioni negative arrivate nel corso degli ultimi giorni per le banche italiane.
Nei giorni scorsi, infatti, hanno provveduto a tagliare il target price sui titoli di numerose banche italiane anche JP Morgan e Deutsche Bank. La prima, in particolare, ha effettuato per ciascuna banca italiana un taglio delle stime dell’utile netto del 20% in media al di sotto delle stime del consenso per il periodo compreso tra il 2011 e il 2013 e delle stime Eps del 13% in media rispetto alle attuali previsioni del consenso. JP Morgan ha poi tagliato il target price sul titolo Banco Popolare, Ubi Banca e Bpm.
[JP MORGAN TAGLIA PREVISIONI UTILI BANCHE ITALIANE]
La banca tedesca ha invece tagliato il target price su ben sette banche italiane, ovvero: Banco Popolare (a 1,7 da 2 euro), Intesa Sanpaolo (a 2,1 da 2,2 euro), Unicredit (a 1,6 da 1,8 euro), Mps (a 0,8 da 0,9 euro), Bpm (a 1,3 da 1,7 euro), Credito emiliano (a 3,4 da 4 euro) e Ubi Banca (a 3,4 da 4 euro).
A Piazza Affari Unicredit cede lo 0,88% a 0,8985 euro, Intesa Sanpaolo perde il 2,28% a 1,112 euro, Mps perde il 2,86% a 0,434 euro, Bpm registra una flessione del 3,88% a 1,463 euro, Banco Popolare cede il 2,60% a 1,125 euro e Ubi Banca segna una flessione del 3,99% a 2,548 euro.