Per il terzo mese consecutivo il debito pubblico italiano ha segnato un incremento. A giugno 2011, secondo quanto riportato dal Bollettino statistico della Banca d'Italia...
Il dato, ricordiamo, riguarda lo stock di debito e non anche il suo rapporto con il prodotto interno lordo, una distinzione importante in quanto è solo quest’ultimo ad essere considerato ai fini del patto di stabilità europeo.
L’aumento registrato a giugno risulta pari a 4,354 miliardi di euro rispetto ai 1.897,565 miliardi registrati a maggio e include gli 1,4 miliardi che l’Italia ha dovuto erogare all’Efsf per il prestito concesso al Portogallo. Nel confronto con lo stesso periodo dello scorso anno, invece, il dato registra un incremento del 4,25%.
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L’incremento registrato a giugno, secondo la Banca d’Italia, è da ricondurre ai prestiti erogati dall’Efsf in favore del Portogallo e alla flessione registrata dalle entrate fiscali a causa dello slittamento al mese di luglio di alcune scadenze d’imposta. Adusbef e Federconsumatori, tuttavia, dopo la pubblicazione dei dati hanno puntato il dito contro i governi che si sono succeduti dagli anni ’70 ad oggi e che a loro avviso sono colpevoli di aver messo in atto una politica dispendiosa, senza fare nulla per perseguire la parità dei bilanci.
Per quanto riguarda il fabbisogno, invece, nel corso dei primi sei mesi del 2011 si è attestato a 48,2 miliardi, ovvero superiore di 1,6 miliardi rispetto al primo semestre 2010. Se si escludono le erogazioni in favore della Grecia e la quota di competenza dell’Italia dei prestiti erogati dall’Efsf, il fabbisogno nella prima metà dell’anno risulta in flessione 1,6 miliardi.