Secondo l'Agenzia Internazionale per l'Energia (Aie) le attuali condizioni di instabilità dei mercati finanziari le difficoltà che si trova a dover affrontare l'intera economia globale a causa della...
Secondo l’Agenzia, infatti, le attuali turbolenze economiche e finanziarie avranno come effetto una riduzione della domanda giornaliera di greggio di 60.000 barili, portando a 89,5 milioni i barili richiesti per l’intero 2011.
Nonostante questa riduzione, tuttavia, l’Agenzia ha sottolineato che nel complesso la domanda risulterà comunque in crescita rispetto allo scorso anno, in particolare si stima una percentuale di crescita compresa tra l’1,2 e 1,4% rispetto al 2010. Per il 2012, invece, l’Aie prevede una domanda giornaliera di petrolio pari a 91,1 milioni di barili, per un aumento compreso tra 1,6 e 1,8% su base annua. Tali previsioni, come ha spiegato la stessa Agenzia, si basano sull’ipotesi di una crescita media del Pil del 4% nel biennio 2010-11.
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Sempre in considerazione del difficile contesto economico, l’Opec (Organization of the Petroleum Exporting Countries) ha rivisto al ribasso le stime della domanda di petrolio relative all’anno in corso e al prossimo anno, in particolare si prevede che il calo più marcato della domanda riguarderà i Paesi più sviluppati, mentre la domanda proveniente dai paesi emergenti dovrebbe mantenersi su livelli sostenuti. A rivelarlo è il rapporto mensile dell’Opec, che prevede una crescita dei consumi pari a 1,2 milioni di barili al giorno rispetto al 2010.