Standard & Poor's torna a puntare il dito sul debito pubblico italiano con un monito che arriva all'indomani dell'approvazione da parte..
La manovra prevede infatti che si arrivi al deficit zero nel 2014, in particolare l’impatto stimato è di 1,5 miliardi nel 2011, 5,5 miliardi nel 2012 e 20 miliardi nei due anni successivi.
Nonostante questo, tuttavia, Standard & Poor’s ritiene che la mossa del governo non sarà affatto sufficiente ad sanare la posizione debitoria del Bel Paese. Secondo l’agenzia di rating, infatti, nonostante l’impegno sussistono dei rischi che il piano predisposto non vada a buon fine, rischi che derivano principalmente dalle basse prospettive di crescita dell’Italia.
MOODY’S POSSIBILE TAGLIO AL RATING DELL’ITALIA
L’agenzia di rating ha però riconosciuto il valido impegno dell’Italia nell’obiettivo di miglioramento dei conti pubblici, sottolineando come alcune delle misure annunciate potrebbero fornire un beneficio indiretto alla competitività italiana. Tra queste figurano i tagli ai salari nel settore pubblico e la razionalizzazione del sistema di deduzioni fiscali.
Nonostate questo, tuttavia, l’agenzia ha affermato che a suo avviso per azzerare il debito pubblico dell’Italia tutto questo non basta, in quanto sono necessarie delle riforme microeconomiche e macroeconomiche sostanziali che hanno come obiettivo quello di incentivare gli investimenti privati e portare i livelli salariali in linea con la produttività .
tomaso bondini 1 Luglio 2011 at 19:43
ciao.- Invece di dire che i nostri conti vanno bene (lo sappiamo) non sarebbe meglio che il parlamento europeo provasse a definire il nr e lo stipendio di ogni parlamentare , tanto per uniformare le cose ???? Qui in italia ci stanno massacrando solo per mantenere la politica e i suoi derivati .
tomaso bondini 1 Luglio 2011 at 19:45
ciao …. ERRORE .. nel commento precedente leggere
” i nostri conti NON VANNO BENE”……
tomaso bondini 3 Novembre 2011 at 04:20
bene bene ,. dopo mesi e mesi siamo messi peggio di prima e di sempre.La parola d’ordine e’ SANARE IL DEBITO PUBBLICO, ma nessuno pensa di farlo (in certi paesi) .- Non si fa per incapacita’ o per stupidita’ o convenienza ???? Guardiamo l’effetto del solo aumento iva dal 20% al 21% .- inflazione alle stelle, salari e pensioni fermi, negozi, pmi che chiudono per caro affitti (manca una normativa per calmierali) bollette alte quindi aumento dei prezzi, quindi meno vendite e quindi chiusura.- Leconomia gira se la base ha soldi per oliare la macchina produttiva col consumo di tutto , pertanto snellire tutta la p.a. , ridurre la politica a pura scelta amministrativa con eliminazione delle troppe commissioni , tagliare nr e stipendi ai parlamentari, ridurre regioni , provincie comuni ad organi amministrativi con un preciso nr di dipendenti e funzionari depolitizzando il tutto.- Separare la politica ed eliminarla dal mondo economico e riappropriarsi di tutti i servizi pubblici , trasporti, scuole, ospedali, acqua, gas, energia elettrica etc e competere con le varie aziende private sui costi e contenuti,in altre parole il futuro e’ tornare alo passato.- Ma la volonta’ c’e??? visto che troppi politici siedono poi nei vari consigli (inutile e dispendiosi) di amministrazione degli enti privatizzati ?????certo che no e allora ?????? eppure bisogna pur fare qualcosa !!!!!