Settimana da dimenticare per i semiconduttori...
La settimana si è pero conclusa con i dati di National Semiconductor, che nel quarto trimestre fiscale ha fatto registrare utile e ricavi in calo del 15%.
Dopo il boom di vendite e ordini dell’anno scorso, in seguito alla recessione, nel terzo trimestre fiscale di quest’anno National Semiconductor ha fatto registrare un forte calo di vendite e margini.
Texas Instruments nel mese di aprile ha comprato National Semiconductor per 6,5 miliardi di dollari, allo scopo di espandere la propria offerta di chip analogici.
National Semiconductor nello scorso trimestre ha registrato un utile di 67,1 milioni dollari, o 26 centesimi per azione, in calo di 33 centesimi per azione. I ricavi sono calati del 6,1% a 374 milioni dollari, il margine lordo è sceso al 66,5% dal 68,8%.
Come dichiarato dall’Ad Don Macleond durante la presentazione dei risultati ci sono ottimi motivi per essere preoccupati del mancato raggiungimento dei target.
STM in una settimana ha perso oltre il 5% in borsa, solamente nella giornata di ieri il titolo ha lasciato sul campo il 2,76% a quota 7,04 euro per azione. Nokia per STM vale circa il 13% del fatturato, la guidance del secondo trimestre di STM e ST-Ericsson mostra già un rallentamento del business generato da Nokia. Invece per la joint venture ST-Ericsson è previsto un fatturato in calo tra l’11% ed il 14%.