Il Consiglio di amministrazione di Parmalat ha bocciato all'unanimità l'offerta pubblica di acquisto lanciata dai francesi di Lactalis, confermando...
L’amministratore delegato Enrico Bondi e gli altri vertici della società , dunque, hanno respinto l’offerta dei francesi, definendo 2,6 euro per azione un prezzo troppo basso.
I vertici del gruppo non hanno fornito indicazioni valide sul prezzo dell’Opa che verrebbe eventualmente approvato dal Consiglio di amministrazione, tuttavia hanno spiegato che un corrispettivo di 2,6 euro per azione non rappresenta il valore del capitale economico di Parmalat nell’ambito di un’operazione di presa di controllo. Secondo gli analisti, per poter essere accettata da Parmalat, l’offerta dei francesi di Lactalis dovrebbe essere almeno pari ai 2,8 euro per azione pagati nelle scorse settimane per rilevare il 15,4% dai tre fondi.
In base a questa conclusione, dunque, per poter essere approvata da Parmalat l’offerta pubblica di acquisto dovrebbe essere incrementata di altri 260 milioni di euro fino a portarla complessivamente a 3,63 miliardi di euro. Secondo gli analisti, tuttavia, Lactalis non ha alcuna intenzione di sborsare questa cifra, soprattutto in considerazione del fatto che l’approvazione da parte di Cda di Parmalat non ha alcuna rilevanza ai fini dello svolgimento dell’Opa, che dovrebbe partire lunedì e terminare l’8 luglio.
A Piazza Affari la quotazione Parmalat registra stamani una flessione dello 0,23% a 2,604 euro