Lactalis ha ottenuto il via libera dai sindacati.
Ieri c’è stato un incontro tra le varie sigle sindacali proprio per decidere sul progetto industriale del gruppo francese; i sindacati hanno concluso che il progetto risponde positivamente ai criteri di valutazione condivisi tra le varie organizzazioni sindacali e il ministero dello Sviluppo economico.
Stando alle linee guida del progetto stesso, Parmalat e Lactalis non effettueranno nessuna fusione, però lavoreranno insieme, con alle spalle un fatturato complessivo di 13,7 miliardi di euro su cui poter contare.
Durante l’incontro i sindacati hanno comunicato che il gruppo transalpino sta valutando l’ipotesi di spostare le proprie attività nel settore del latte confezionato in Parmalat. In questo modo si creerebbe un colosso mondiale del settore, in Italia.
Lactalis nelle settimane scorse ha acquistato il 29% di Parmalat, dunque è stata lanciata un’opa al prezzo di 2,6 euro per azione. L’offerta, già approvata dalla Consob, partirà il 23 maggio per concludersi l’8 giugno.
Antonio Sala, presidente di Lactalis Italia e direttore generale di Lactalis, ha voluto confermare che non è previsto l’ingresso di un nuovo socio italiano. Inoltre Sala ha detto anche che il prezzo dell’opa rimarrà quello già deciso.
Nel frattempo il quotidiano francese Les Echos scrive che Parmalat potrebbe essere guidata da Franco Tatò, ex presidente di Enel.