Investimenti a tasso variabile 2011

by Redazione Commenta

In base alle previsioni giovedì prossimo, al termine della riunione del Consiglio direttivo della Bce, il presidente Jean-Claude Trichet annuncerà...

In base alle previsioni giovedì prossimo, al termine della riunione del Consiglio direttivo della Bce, il presidente Jean-Claude Trichet annuncerà un rialzo dei tassi di interesse di un quarto di punto percentuale all’1,25%. Nel corso del 2011, inoltre, sono attesi ulteriori rialzi dello 0,25% che porteranno in maniera graduale il tasso di interesse di riferimento al 2% entro la fine dell’anno.

In questo contesto, dunque, gli investitori si chiedono quali siano le regole da seguire per investire durante l’inflazione. In teoria, alla luce di un più che probabile rialzo dei tassi di interesse, la decisione più appropriata sarebbe quella di aumentare la propria quota di investimenti a cedola variabile.


A riguardo però gli esperti avvertono che non sempre questa regola si rivela la più appropriata. Non sempre, infatti, le variazioni dei rendimenti risultano repentine e non sempre il rialzo avviene in misura rilevante. Inoltre gli esperti non escludono che all’aumento dei tassi che probabilmente verrà attuato il prossimo sette aprile non seguiranno movimenti rialzisti di una certa consistenza.

In ogni caso, tuttavia, la maggior parte degli esperti concorda nel ritenere che la composizione del portafoglio di investimenti dovrà includere quote crescenti di emissioni a cedola variabile, nonostante è probabile che nel corso dei prossimi mesi i rendimenti continuino ad essere piuttosto bassi, dal momento che le cedole che fanno riferimento ai tassi Euribor o ai rendimenti dei Bot semestrali saliranno in maniera graduale.

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